giovedì 25 dicembre 2014

L'armonia vocalica. Prima regola

Eccoci pronti ad affrontare una delle chiavi della lingua turca, un tema che nei manuali di studio è spesso reso ancor più ostico da pedanti spiegazioni a carattere linguistico che, per quanto impeccabili, gettano lo studente nel più completo smarrimento!

Cos’è l’armonia vocalica?

Ricordate che nel turco le vocali sono distinte in due gruppi e che vi sono quindi delle relazioni fra vocali dure e dolci?
Bene, con l’armonia vocalica questi rapporti vengono definiti da due leggi.
Queste sono strettamente legate, direi “al servizio” dei suffissi ed ora vedremo perché.


Tutti i suffissi della lingua turca possono dividersi in due gruppi.
Convenzionalmente si dicono
       
  • suffissi di tipo e 
  • suffissi di tipo i

Cosa significa?

  • I suffissi di tipo -e sono appunto quelli che contengono la vocale e.
    Un esempio è il suffisso che crea il plurale –ler.
  • I suffissi di tipo -i invece sono tutti quelli che contengono una i.
    Un esempio è il suffisso aggettivante –li.

Perché abbiamo detto che questi SOLO convenzionalmente vengono chiamati in questo modo?
Perché in realtà all’interno dei suffissi, quella vocale (che sia e od i), si “trasforma”.
A determinarla sarà infatti la vocale che precede, cioè l’ultima vocale contenuta nella radice cui il suffisso si lega.
A dirci in quale vocale si trasformerà sono proprio le leggi dell’armonia vocalica.


I° regola dell'armonia vocalica


La prima regola riguarda i suffissi di tipo –e.
In questo gruppo di suffissi abbiamo soltanto due possibilità di scelta: la vocale può essere e oppure a.
Quando l’ultima vocale della radice cui vogliamo legare il suffisso è una vocale dura (a ı o u), allora la vocale del suffisso sarà una A.
Quando invece l’ultima vocale della radice è una vocale dolce (e i ö ü), allora la vocale del suffisso sarà E.




Guardiamo lo schema: in questa situazione tutte le vocali dure “fanno riferimento” alla lettera A, mentre tutte quelle dolci alla lettera E.

Facciamo subito qualche esempio usando il suffisso del plurale. 
Anche se convenzionalmente (cioè nei libri e nei dizionari) lo troviamo come –ler, adesso sappiamo che può essere –ler o –lar.
Usiamo il colore rosso per le vocali dure e il verde per quelle dolci.
Non dobbiamo fare altro che guardare l’ultima vocale della radice e scegliere:

Elma -> elmalar (mela/e)

Tartı -> tartılar (bilancia/e)

Rezervasyon -> rezervasyonlar (prenotazione/i)

Uyku -> uykular (sonno/i)

Anne -> anneler (mamma/e)

Resim -> resimler (immagine/i)

Göz -> gözler (occhio/i)
Ütü -> ütüler (ferro/i da stiro)

Provate a completare questi due esercizi:

nel primo dovrete creare la forma plurale di un elenco di parole.

Vai all'esercizio

Nel secondo avrete delle frasi più complesse, delle quali al momento non vi deve interessare il significato, nelle quali sono lasciati in bianco gli spazi per le vocali dei suffissi tipo e.
Vai all'esercizio


Per studiare la Seconda Regola dell'Armonia vocalica, invece, clicca qui.

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