giovedì 25 dicembre 2014

L'alfabeto e qualche riflessione sulla pronuncia

Sembra quasi trascurabile soffermarsi sullo studio dell'alfabeto, ma farlo ci offre lo spunto per diverse riflessioni sulla lingua turca.
Il Türk alfabesi è composto da 29 lettere harf, di cui 21 consonanti ünsüz e ben 8 vocali ünlü.
La loro pronuncia non presenta particolari difficoltà, dato che la  maggior parte dei suoni sono comuni anche all'italiano.
Su youtube troverete moltissimi video utili per esercitarvi, io vi propongo questo.



Il grande vantaggio della lingua turca è che ad ogni lettera corrisponde uno ed un solo suono, e viene letta ogni lettera.
Tanti italiani sono convinti che la nostra lingua si "legge come si scrive", ma questo non è affatto vero.
Pensiamo alla  C dell'italiano, essa può essere dolce come in cinema o dura come in casa e la pronuncia differisce in base alla vocale che segue, oppure alla presenza o meno della lettera h, come in chiesa.
Tutto questo non è presente nel turco, dove i due suoni riferibili alla nostra C (dura e dolce) sono associati a due lettere ben distinte e cioè la Ç e la K.

Soffermiamoci ora su alcune lettere.
Il maggior "tranello" per noi italiani è il fatto che il segno che noi leggiamo come C di cena, è letto in turco come la G di gelato.
Nulla di difficile, ma i primi tempi la confusione è assicurata!

La E è generalmente molto più aperta di quella italiana, tanto da confondersi spesso con la A.
Per farvi un'idea ascoltate QUI la pronuncia di teşekkürler grazie, facendo attenzione alla E finale.

La Ğ di fatto non si pronuncia, è chiamata yumuşak ge cioè ge morbida. Si tratta di una consonante antica progressivamente affievolita sino a divenire praticamente muta.
Ha in realtà l'effetto di allungare leggermente la pronuncia della vocale che la precede. Ad esempio la parola dağ montagna, si pronuncerà daa. E sì, yoğurt non si pronuncia yogurt, ma yourt!

La H non è muta come in italiano e va pronunciata, anche se lievemente. Per esperienza vi assicuro che noi italiani dimentichiamo costantemente di farlo, ed in turco questo può rappresentare un discreto problema di comprensione. Ci sono termini che di fatto differiscono soltanto per la presenza o meno di questa lettera, come havuç carota e avuç palmo della mano.

La I (mi raccomando senza puntino!) può presentare qualche difficoltà di pronuncia.
Si tratta di una i strozzata in gola, gutturale.
Due metodi molto poco ortodossi che ho elaborato per spiegare questo suono sono:
pensare al verso che facciamo quando si vuole dire "che schifo" (denti stretti e "eeeewww"),
oppure pensare a pronunciare le lettere dell'alfabeto italiano senza vocali di seguito, cioè ad esempio dire R anzichè ERRE o B anziché .
Prendiamo la parola kırmızı rosso; per pronunciarla adeguatamente proviamo a scriverla senza vocali "krmz" e leggiamola. Quel naturale "intervallo" fra una consonante e l'altra è grosso modo il suono della ı!
Spero di essermi spiegata, ad ogni modo...guardate più volte il video per assicurarvi della pronuncia!

La L è solitamente un po' più delicata della elle italiana ed, in alcune parole, quasi "moscia". Ma questo lo apprenderete ascoltando, ad orecchio.

Stesso discorso per la R, che è molto meno marcata e più sfumata di quella italiana. A volte, se posta alla fine di una parola, quasi non si sente.

La Ö è una O molto chiusa e, per chi ha studiato un po' di francese, corrisponde al suono oeu.

La S corrisponde sempre alla S sorda italiana delle parole sole, sasso, sale.
Rispetto all'italiano quindi, è sempre forte e calcata. Per fare un esempio, questa caratteristica, comune anche all'arabo, fa sì che la parola müslüman, scritta con una sola S sia molto spesso trascritta erroneamente in italiano mussulmano, con due S.

La Ş corrisponde sempre al suono sce dell'italiano, come scena, sciarpa, scempio.

La Ü è una U molto chiusa, come quella francese.

La Y è a tutti gli effetti una consonante ed il suono corrisponde alla y di yoga.

La Z, infine, è molto delicata e corrisponde alla S dolce dell'italiano, contenuta in parole come rosa, raso, viso.


2 commenti:

  1. Sei bravissima a spiegare, coincisa e facile da capire. Ottima insegnante. Da Alessandra

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  2. cit. : "...la pronuncia di teşekkürler grazie, facendo attenzione alla E finale".
    Più che la E, quello che mi lascia perplesso è il fatto che la R finale diventa una specie di "sh"...è la pronuncia normale ?
    Chiedo perché utenti turchi su Youtube mi hanno detto che no, si pronuncia "r"...insomma, il dubbio rimane !

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